La domotica la controllo io

Come Home Assistant può domotizzare la casa

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Che cos’è Home Assistant?

Home Assistant è un software di domotica open source programmato in python che sfrutta i container docker per l’esecuzione dell’“orchestratore” e degli add-on integrabili. Si può implementare come container docker, macchina virtuale oppure installare direttamente come sistema operativo su un computer, anche di dimensioni ridotte come un raspberry. È gestito dalla open home foundation ma principalmente è sviluppato dalla community che lo segue, la quale, in parallelo con la fondazione, offre soluzioni per problemi e lo tiene aggiornato permettendo una maggiore compatibilità con più prodotti differenti e protocolli vari.

Cosa permette di fare Home Assistant?

Consente di interfacciarsi ai dispositivi domotici, integrarli e coordinarne il funzionamento, infatti è possibile controllare e automatizzare dispositivi smart principalmente domestici come per esempio termostati, lampadine, telecamere ecc.  Tutto questo è possibile grazie agli script e ad automazioni che permettono l’esecuzione di un’azione quando un certo evento si verifica, permettendo quindi di rendere “smart” dispositivi che non lo sono nativamente.

Inoltre è presente un’interfaccia grafica personalizzabile per l’utente sia via web o mobile che permette di gestire tutti i dispositivi associati all’account e di creare nuove automazioni in modo semplice su misura per degli scenari specifici.

Home Assistant supporta anche il controllo vocale attraverso l’integrazione di assistenti vocali come google assistant, Alexa, Siri ma, soprattutto, permettendo di realizzarne uno da sé che opera in locale, permettendo il controllo di svariati dispositivi tramite comandi vocali.

Perché dovrebbe essere migliore di un qualsiasi altro software domotico?

Si può iniziare con il dire che Home Assistant non deve per forza essere una sostituzione ma può rappresentare un’integrazione: il software è infatti compatibile con i principali programmi di domotica. HA non dà restrizioni nell’utilizzo di alcuni dispositivi rispetto ad altri (esempi: ecosistema Apple, Samsung, Huawei, Google…). Essendo che questo software si trova in locale non può avere disservizi dati da un datacenter di tipo cloud.

Inoltre si distingue dagli altri software di domotica in quanto permette di mantenere tutti i dati dell’utente in maniera locale non raccogliendo informazioni personali sull’utente e garantendo la protezione dei dati attraverso la crittografia. Grazie a questo gli utenti hanno il pieno controllo su dove e quali dati vengano salvati, garantendo così una maggiore privacy e sicurezza personale.

Vantaggi e Svantaggi

Una delle principali caratteristiche di questa piattaforma è il fatto di essere open source: questo significa che è gratuita, accessibile e utilizzabile da chiunque, senza vincoli legati a licenze o abbonamenti. Dal punto di vista della privacy e della sicurezza rappresenta una soluzione molto solida, in quanto nulla dipende necessariamente dal cloud: tutto può essere gestito e archiviato in locale, riducendo al minimo il rischio di esposizione dei dati personali. Inoltre gode di un’elevata compatibilità, supportando una vasta gamma di dispositivi che la rende estremamente flessibile per chi desidera integrare diversi elementi all’interno del proprio sistema. Un altro punto di forza è la possibilità di accedervi da remoto: basta aprire il collegamento a Internet e si può controllare il sistema anche a distanza.

Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi da considerare. Per esempio, se si desiderano creare automazioni più complesse, è necessaria la conoscenza del linguaggio YAML che viene utilizzato per la scrittura e la gestione di queste automazioni. Questo può rappresentare un ostacolo per i principianti o per chi non ha familiarità con la programmazione. Inoltre, nel caso si presentino problemi tecnici, la loro risoluzione può richiedere una buona conoscenza di Linux e delle reti, competenze che non tutti gli utenti possiedono.

Serve soltanto per controllare la domotica?

Home Assistant, essendo un software orchestratore, tramite le sue automazioni può far comunicare facilmente diversi applicativi oppure programmare facilmente. Una dimostrazione lo è la programmazione di microcontrollori con esphome, l’interfacciamento tra un assistente vocale intelligente con altri software come broker mqtt, voip, ecc… Il limite di utilizzo è solo la fantasia, perché il programma spazia talmente tanto che permette veramente di fare tantissime operazioni. Ad esempio, se io volessi modernizzare un vecchio impianto stereo che magari è anche costoso da rimpiazzare, ci posso connettere Home Assistant tramite il computer e da lì abilitare la riproduzione audio via bluetooth o tramite spotify connect. Un altro esempio potrebbe riguardare dei film scaricati da memorizzare su un computer centrale che vorrei guardare su più dispositivi: ci collego Home Assistant che, tramite la sua gestione di media, permette di creare una specie di Netflix personale.

Come lo abbiamo utilizzato in classe?

In classe lo abbiamo adoperato in svariati modi insieme ad ESPHome e molto altro. In particolare i nostri gruppi hanno realizzato un progetto che prevedeva di creare un assistente vocale che doveva avere il riconoscimento del parlato, un’intelligenza artificiale per la generazione della risposta e il controllo delle azioni, la voce dell’assistente vocale doveva inoltre essere quella di un nostro compagno di classe, una “wakeword” per attivarlo. 

Per la creazione di questo assistente vocale abbiamo dovuto utilizzare molti software già esistenti che ci hanno permesso l’unione dei vari tasselli per completarlo; ad esempio abbiamo utilizzato il software open wakeworld il quale ci ha permesso di creare una frase consentendo l’attivazione dell’assistente vocale quando è in modalità di non interpretazione.

Un altro esempio di progetto che è stato sviluppato consiste in un allarme che si attiva se viene rilevato un movimento da un sensore, il tutto collegato tramite esp32 che permette la gestione dei sensori.

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Conclusioni

In conclusione, si può dire che Home Assistant può essere la soluzione migliore per l’automazione domestica per una questione di sicurezza e privacy ma, soprattutto, si rivolge a chi si interfaccia per la prima volta con questo mondo potendo contare, in caso di problemi o difficoltà, sulla community di supporto. 

Michele Midolo, Giulio Toniolli classe 5D informatica

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